Le nostre prime impressioni sono quindi molto positive e non c'è dubbio che puoi apprezzare la rigidità della struttura (la Corvette è sempre dotata di tettuccio rigido rimuovibile), l'eccellente controllo delle sospensioni e l'attenzione ai dettagli apportate a questo progetto dal team cui è stato affidato il compito di reinventare la formula Corvette. La guida diventa ancor più entusiasmante se si decide di mettere mano alle diverse modalità di guida previste. Si può scegliere fra Weather, Tour, Sport, Track, oltre alle modalità MyMode configurabile secondo lo stile di guida preferito e Z, che tramite un tasto alloggiato sulla razza del volante permette di personalizzare anche l’erogazione del motore, le tarature di sterzo e sospensioni e persino la tonalità di scarico.
Man mano che facciamo strada, iniziamo però a trovare i punti deboli di questa macchina. La taratura delle sospensioni, tanto per cominciare: in modalità Track si rivelano molto rigide, anche troppo, persino sulle superfici lisce delle strade californiane. La modalità Z è ancora più sportiva, quindi è preferibile passare in Sport. Così configurata, la Corvette è fluida e estremamente veloce e riesce sempre a dare il meglio di sé anche sui tracciati ricchi di curve e controcurve. Eppure il comportamento non risulta mai completamente gratificante ed è difficile capire il perché. Il motore non sarà da urlo ma è vigoroso e caratteristico, anche se un po' troppo educato per essere un V8 da 6,2 litri e quasi 500 Cv.
Il cambio fa valere passaggi marcia rapidi e i rapporti ravvicinati sono ben accetti, ma c’è qualcosa, di questa trasmissione, che non convince del tutto. Non ha, per esempio, quella magica morbidezza del cambio di una Audi R8, né ha la selvaggia aggressività della trasmissione di una Ferrari Tributo. Certamente è meglio di un classico automatico ZF a otto marce, ma da un doppia frizione forse potresti aspettarti qualcosa di più. È un tema che coinvolge l'intera esperienza dinamica. Da un motore come quello della Corvette vi aspettereste fuoco e fiamme e invece ottenete prestazioni insistenti e quasi discrete. Vorresti sentire il posteriore danzare tra una curva e l’altra ma ti accorgi che la Stingray continua a rimanere sempre molto neutrale, con un po' di sottosterzo nelle curve più lente e solo una piccola quantità di sovrasterzo all'aumentare della velocità.
Dallo sterzo, oltre a precisione negli inserimenti e consistenza, vi aspettate grinta e feedback, ma non sentirete bollire l’asfalto sotto i palmi delle vostre mani. L'impressione è quella di una sportiva un po’ troppo compassata. Sembra strano chiedere a gran voce più rumore, carattere e feeling da un'auto con un V8 da 6,2 litri e un badge Corvette, ma la nuova Stingray è capace di miscelare sapientemente sportività, equilibrio e compostezza a tal punto che il coinvolgimento ne esce sacrificato.
Quindi come si adatta al nostro mondo? Ha possibilità di eguagliare la pura classe dinamica di una 718 Cayman S o mantenere la promessa di essere una supercar vera che ha il prezzo di una normale auto sportiva? Tanto per cominciare, è una macchina più grande e più pesante della Cayman e non coinvolge completamente chi la guida. Semplicemente non ha quel feeling di guida e, se portata al limite, quell’assoluta precisione che fanno della Porsche un riferimento. In qualche frangente si percepisce che alle nostre spalle c’è un grande motore, ma in quei cambi di direzione che la Porsche si divorerebbe senza perdere colpi, la Corvette sembra invece un po’ titubante. Come peraltro si potrebbe dire di molte altre rivali già in vendita.
La Cayman resta imbattibile. Tuttavia, un V8 da 6,2 litri non lascia indifferenti. Quando la Corvette arriverà nel Regno Unito con la guida a destra e supponendo che il prezzo possa essere mantenuto su livelli ragionevoli, capirei assolutamente perché potresti essere tentato da una Stingray anziché da una Cayman. E le altre? La 911 o Vantage, persino la R8 o la McLaren 570S? Per ora sembrano fuori portata per la Corvette. Sembra strano, per una macchina che ha ampiamente superato le mie aspettative e possiede, rispetto alle precedenti generazioni, molte qualità in più.
La Stingray è un prodotto straordinario, tenuto conto anche del suo prezzo. E non dimentichiamoci che questa è la Corvette standard. C'è molto di più, e di meglio, in arrivo e con un grande potenziale. La C8.R svelata di recente offre molti utili indizi. A cominciare da un nuovissimo V8 5.5 che farà il suo debutto sulla Stingray Z06 a fine 2020. La versione stradale sarà sovralimentata e erogherà circa 700 Cv, contro i di 650 della C7 Z06. Più avanti arriverà un’ibrida con una potenza massima combinata che potrebbe arrivare a 1000 Cv. In un mercato in cui puoi al massimo comprare un Mustang da 760 Cv, la Corvette non avrà un ruolo minore. Aspettatevi botti fragorosi.